domenica 22 novembre 2009

ASSEMBLEA PUBBLICA Domenica 29 novembre Ore 21.30 Sala Biagetti PORTO RECANATI

VERSO LA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA DI ALTERNATIVA
DOMENICA 29 NOVEMBRE Ore 21.30
Sala Biagetti del CASTELLO SVEVO

Presentazione del progetto della federazione della sinistra di alternativa e a seguire assemblea pubblica sul tema:
PORTO RECANATI E L’OMBRA DEL RIGASSIFICATORE
ECONOMIA, SVILUPPO, SOSTENIBILITA’,
FUTURO DEL TERRITORIO

Interverranno:

Luciano Pantanetti
Segretario provinciale PRC-SE
Giuseppe Pieroni
Segretario provinciale PdCI
Antonio Monaldi
Consigliere provinciale PdCI
Luca Falaschini Segretario circolo PRC Porto Recanati
.

Uniti per un nuovo inizio

sabato 21 novembre 2009

Hotel House, la “pulizia” etnica si fa senz’acqua

Porto Recanati. Nel grande condominio dei migranti sospesa l’erogazione idrica

Senza acqua. Non accade nel Sahara ma a Porto Recanati, in provincia di Macerata. Un paese di 10 mila abitanti raccolto in una lingua di terra stretta e lunga qualche km con una piccolissima zona industriale, una speculazione edilizia da far invidia alle grandi metropoli e l’Hotel House, il condominio ad ingresso unico più grande d’Europa, figlio delle speculazioni degli anni Settanta. Ospita ben 2 mila cittadini residenti sul totale della popolazione portorecanatese. Circa 70 cittadini Italiani, gli altri provengono da ogni parte dell’Africa, Sudamerica, Asia, Est Europa. Gran parte degli appartamenti sono di proprietà di pochi cittadini italiani che li hanno affittati a migranti. Dalla scorsa primavera il condominio è sprovvisto di acqua corrente.Il fatto è dovuto ad un contenzioso tra alcuni condomini e l’Astea la società che gestisce il servizio di erogazione e distribuzione idrica. I problemi cominciano nel 2007 quando la maggioranza dei residenti risulta essere straniera. Nell’assemblea condominiale iniziano azioni di destabilizzazione su spinta di 4 condomini, tutti italiani, e viene fatto dimettere l’Amministratore, proprio nel momento in cui veniva presentata la proposta di istallare per ogni appartamento un contatore idrico. Fino ad allora c’era per 500 appartamenti un unico contatore, incluso nelle spese condominiali. Da lì le insolvenze di pagamento operate soprattutto da speculatori autoctoni proprietari di decine di appartamenti. Si comincia con il razionamento dell’acqua –30 m.cubi per 20 minuti al giorno, con il risultato che ai piani alti non arriva mai flusso idrico. In un atto di “generosità” uno dei proprietari, a sue spese e per evitare di pagare il condominio fa scavare un pozzo con il benestare della nuova Amministratrice.L’emergenza sembra allentarsi, ma l’amministrazione comunale e le istituzioni continuano a latitare. Le elezioni comunali vengono rivinte dal centrodestra e il pozzo viene chiuso e sigillato dai Vigili Urbani. L’acqua dichiarata inutilizzabile. L’Astea taglia del tutto la fornitura. Il dramma è totale. Immaginiamoci 2000 persone(donne, bambini, anziani) proiettate in un mostro di cemento dentro al deserto dei Sahara. Durante la campagna elettorale accadono strani fatti, auto incendiate, rivolte sedate, incidenti e persone ambigue che si aggirano in questo ghetto. Vengono in visita Guidoni (ex eurodeputato SeL) e vari politici locali. Il Sindaco adotta la linea dura. D’estate, con gli irregolari che lavorano come ambulanti nelle spiagge, la popolazione raddoppia. L’odore che proviene dall’abitato è nauseante. Nella struttura non arrivano neanche i postini. Le irregolarità si moltiplicano e lo stato di abbandono è totale. Sembra quasi che ci sia una strategia per devastare, ghettizzare portare l’House e le persone che ci vivono alla disperazione. Un disegno di costruttori e multinazionali che prevede la pulizia etnica indiretta. Chi ci vive si difende come può, rimediando l’acqua per lavarsi e peri bisogni, ma permane una tensione insopportabile. Si tratta di una vera e propria bomba ad olorogeria che potrebbe esplodere da un momento all’altro, una guerra per l’acqua in uno dei Paesi europei chene spreca di più. Dalla Regione giungono notizie di un asilo che verrà realizzato nella struttura per offrire spazi di inclusione sociale,ma sono i bisogni primari a mancare, è l’accesso ai diritti fondamentali, è quell’odore acre che continua a separare l’House dal mondo esterno che poco o nulla sa di questa tragedia quotidiana.
di Luca Falaschini
su Liberazione del 19/11/2009

venerdì 13 novembre 2009

COMUNICATO PRC Porto Recanati STAMPA-RIGASSIFICATORE

In riferimento all’articolo apparso sul Corriere Adriatico del 13/11/09 vorremmo fare alcune considerazioni. Innanzi tutto ringraziare l’autore dell’articolo per l’attenzione che mostra sui temi “cardine” della comunità porto recanatese, sulle sue dinamiche di sviluppo, sul dibattito interno alla popolazione su quale linea economica e sociale sia più efficace e rappresentativa per l’intera cittadina. Ciò oltre che a gratificarne l’operato lo rendono ai nostri occhi un interlocutore attivo tanto da fare tesoro a volte delle sue considerazioni e da avvalercene quindi in campo politico come elementi di discussione e riflessione. Come partito politico non possiamo però notare che alle nostre domande le risposte vengono date dalle riflessioni personali mezzo stampa di un corrispondente e non dall’interlocutore politico primario alle quali erano indirizzate, ovvero l’Amministrazione Comunale ed in primis al Sindaco.
C’è una discrepanza nel sistema notevole e a nostro avviso grave e preoccupante. L’Amministrazione resta ancora muta di fronte a precise richieste di delucidazioni. L’Amministrazione resta ancora in silenzio di fronte ad un allargamento della discussione che possa coinvolgere in maniera seria e partecipata l’intera popolazione. Cosa c’è oltre agli sterili bollettini di propaganda? Oggi in campo ci sono due modi diametralmente opposti di concepire lo sviluppo e l’economia della nostra città. Due metodi che ci porterebbero su due binari completamente diversi, uno dei quali su una strada a nostro avviso senza sbocco. Lo ribadiamo, questo clima da grande opera non ci piace e siamo convinti che nasconda tutt’altro rispetto ad un concreto sviluppo per la città. Una città che nonostante la cementificazione selvaggia è ridotta all’osso nelle infrastrutture turistico ricettive, una città che ha bisogno di massicci investimenti per le opere di viabilità e vivibilità della stessa. Una città che mentre si pensava a fare altro vedeva il mare arrivare a mangiarsi la sua storia e la sua economia. Noi non vogliamo che si "butti uno sguardo al futuro" ma che si creino oggi, in maniera seria e concreta, le prospettive di crescita e di sviluppo che possano conciliare e veicolare lavoro, ambiente e crescita economica. Il rigassificatore come l’Amministrazione non da risposte al riguardo. Anzi, crea solo ulteriori problemi!
Luca Falaschini
Segretario PRC Porto Recanati

lunedì 9 novembre 2009

Rigassificatore, darsena e ponte sullo stretto

Rigassificatore ad est, darsena a nord, darsena a sud! Fortunatamente abbiamo Loreto ad ovest a mettere giudizio perché sennò ci scappava qualche altro bel regalo! Magari anche una centrale nucleare, perché no? La propaganda passata ad hoc sulla stampa sembra una roulette russa. Su quale sventurato bersaglio cadrà il proiettile della speculazione? Qua non si tratta più di progresso, qua sembra che sia solo una questione di affari. Ma affari per chi? Non lo abbiamo ancora capito bene sinceramente! Forse siamo un po’ duri di comprendonio! E’ possibile che una lingua di terra ormai satura di scempi debba subire tutto ciò? E’ possibile che non si riesca a valorizzare le enormi risorse già presenti nel territorio? Porto Recanati ha bisogno di stabilità, di sicurezza nel presente. Non di sogni ed avventurismo. Sogni per qualcuno ma incubi per molti! Non capiamo, ci dispiace! Non capiamo per quale motivo il Sindaco Ubaldi ci rassicuri da una parte con le “massime precauzioni” sul rigassificatore e poi si rifiuti di consultare i propri cittadini con un referendum popolare. E’ forse pregiudizio rispetto ad una forma partecipativa di democrazia diretta? Ha già preso degli impegni e non ce lo dice? Perché? Non capiamo cosa abbiano a che fare un rigassificatore ed una darsena. Ma cosa c’entrano? Uno preclude l’altro, oppure vanno in coppia di pari passo, o cosa? Ma che sta succedendo? Cos’è questo fermento? Ed ora la darsena a sud. Ma cosa si fa; si lancia volutamente il sasso aspettando che qualcuno lo raccolga? Questo clima da grande opera sembra nascondere altro. E’ un po’ come il ponte sullo stretto di Messina. Ma alla fine i problemi dei Portorecanatesi li risolverà? La viabilità, i servizi, lo sviluppo sostenibile, il rilancio dell’economia, il turismo, il piccolo commercio? Queste sono le risposte? Così si esce dalla crisi? Di questo passo fra qualche anno forse invece del pesce pescheremo la sabbia. Chissà che bei castelli allora ci faremo!!!
Luca Falaschini
Segretario PRC Porto Recanati

venerdì 6 novembre 2009

COMUNICATO STAMPA IDV-PRC Porto Recanati sul NO-B-DAY

Il Governo contribuisce ad aggravare la crisi, difende i poteri forti e parallelamente si adopera per demolire la democrazia italiana portando a compimento la realizzazione del piano della P2 di Licio Gelli.
Per questo Rifondazione Comunista e l’Italia dei Valori di Porto Recanati raccolgono l’appello congiunto di Paolo Ferrero e Antonio Di Pietro per una grande manifestazione nazionale per il prossimo 5 dicembre a Roma contro Silvio Berlusconi e le sue politiche.
Insieme ci impegnamo a ricostruire un’opposizione di massa per ripristinare la democrazia nel paese e nei luoghi di lavoro.
Un’opposizione volta a difendere la Costituzione dai tentativi di manomissione, a difendere la libera informazione, l’autonomia della Magistratura, il ruolo del Sindacato ed i lavoratori.
Chiediamo quindi ad alta voce le dimissioni di Berlusconi anche alla luce della sua manifesta indegnità morale a ricoprire l’incarico di Presidente del Consiglio.
Dal nostro appello un invito a tutte le forze locali di opposizione a scendere in piazza con noi ed a realizzare un pullman per raggiungere Roma e far sentire la nostra voce.
Francesco Cretella
Segretario IdV Porto Recanati
Luca Falaschini
Segretario PRC Porto Recanati