lunedì 24 agosto 2009

RIFONDAZIONE COMUNISTA RICORDA PAOLO VOLPONI

Tu sei l’uomo
Tu sei l’uomo che nelle fiere appresti il tiro a segno con il gallo di ferro che colpito scoppia sulla polvere da sparo nel selciato.Che scavi il pozzo, che porti a maggio la croce di canna nel campo di grano. Tu freni il puledro, conduci la volpe prigioniera a tutte le case; tu fischi ai bovi nell’abbeverata che hanno le rane nell’orme.Tu sei l’uomo che porti alle ragazze il geranio e lo sposo. Tu arroti i coltelli e le falci. Tu insegni il fischio ai merli ed hai l’erba che sana il morso della vipera.

PAOLO VOLPONI , nato ad Urbino il 6 febbraio 1924, nella sua città si diploma al ginnasio-Liceo Sanzio e nel 1948 si laurea in Giurisprudenza. Nell’anno della laurea pubblica de “Il ramarro” (raccolta di versi) per le edizioni dell’Istituto d’arte di Urbino, con la presentazione di Carlo Bo.Scrittore dalla prosa complessa, affascinante, difficilmente classificabile, occupa un posto appartato e speciale nell’ambito della letteratura italiana del XX° secolo senza godere d’una fama paragonabile a quella dei Calvino, Moravia, Pasolini, Morante e si guadagna da vivere lavorando alla Olivetti. Nel 1955 pubblica la raccolta di poesie “L’antica moneta” e nel 1960 con la terza raccolta poetica, “Le porte dell’Appennino”, si aggiudica il premio Viareggio.Volponi esordisce nella narrativa col romanzo “Memoriale” (1962),tradotto in ben undici lingue, ottiene il premio dei Librai milanesi e nel 1963 il premio Marzotto, prosegue con “La macchina mondiale” (1965),vince il premio Strega, “Corporale” (1974) del quale due episodi dal titolo “La barca Olimpia” e “Olimpia e la pietra” erano già stati pubblicati sulla rivista «Paragone-Letteratura» nel 1968Nel 1974 esce la raccolta di versi “Foglia mortale” e l’anno dopo il romanzo “Il sipario ducale”, con il quale lo scrittore si aggiudica per la seconda volta il premio Viareggio.Nel 1979, esce il romanzo “Il pianeta irritabile”. e nel 1980 esce una scelta delle raccolte di versi precedenti col titolo “Poesie e poemetti (1946-1966)”.Negli anni successivi Volponi prosegue nella sua produzione letteraria con il romanzo “Il lanciatore di giavellotto” e viene eletto nel 1983 senatore nelle liste del PCI come indipendente.Nel 1986 esce una raccolta di poesie inedite: “Con testo a fronte” (Premio Mondello 1986). Nel 1989 pubblica il romanzo “Le mosche del capitale” e l’anno successivo la raccolta “Nel silenzio campale”.Nel 1991 pubblica il romanzo “La strada per Roma” con cui ottiene, per la seconda volta, il premio Strega. Nello stesso anno entra a far parte del gruppo di senatori di Rifondazione comunista e nel 1992 è eletto di nuovo senatore, carica che abbandona per motivi di salute l’anno successivo.Il 23 agosto 1994 Paolo Volponi muore all’Ospedale «Le Torrette» di Ancona dove era stato ricoverato nel reparto nefrologico.“Il leone e la volpe”, dialogo scritto a quattro mani con Leonetti, esce postumo l’anno della sua morte.

Nessun commento:

Posta un commento