mercoledì 23 settembre 2009

FALSO IN BILANCIO, APPELLO A NAPOLITANO: NON FIRMI. SI TRATTA DI UN’AMNISTIA DI FATTO, IMMONDA E ANTICOSTITUZIONALE.

Lo scudo fiscale approvato ieri dal Senato della Repubblica era già una vergogna in sé, dopo l’introduzione dell’emendamento che depenalizza il falso in bilancio siamo ormai in piena collusione, da parte della maggioranza della Pdl e del governo Berlusconi, con i peggiori e più lerci personaggi e interessi del malaffare.
Peraltro, il falso in bilancio configura, di fatto, un’amnistia, il che vuol dire che è stata introdotta nell’ordinamento una legge incostituzionale, visto che per votare e approvare un’amnistia o un indulto serve la maggioranza qualificata dei 2/3.
Di fronte a queste ripetute e impunite forme di riciclaggio di stato per il denaro frutto dell’evasione fiscale ma anche del denaro frutto del traffico di eroina, cocaina, armi, della tratta delle persone e chi più ne ha più ne metta (basta solo che si versi la modesta tangente del 5%) quello che prima era inutilizzabile in Italia viene reso legale e pienamente lecito: siamo al riciclaggio di stato, appunto.
In questo quadro da basso impero vogliamo fare un appello molto forte al Presidente della Repubblica: la legge sullo scudo fiscale non può e non deve essere promulgata perché è anticostituzionale. Napolitano non firmi quella legge. Il Presidente della Repubblica è il garante Costituzione e non può piegarsi alla sua palese violazione da parte del governo.
Paolo Ferrero
Segretario Nazionale PRC-SE

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